Lo sdoganamento e il trasporto delle merci non è coinvolto nelle ultime decisioni del Governo in merito alle limitazioni imposte per limitare l’espansione del coronavisrus.
Mentre in Cina, lentamente, si cerca di tornare alla normalità, il virus trova suo agio nel resto del mondo.
Una nota del ministero degli Esteri precisa che le limitazioni non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Ad oggi, il transito e il trasporto merci e tutta la filiera produttiva da e per le zone indicate sono escluse da queste limitazioni.
Farnesina: libero accesso a merci e persone
La Farnesina ha chiarito che «le limitazioni introdotte non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro». Inoltre le merci possono entrare e uscire dai territori interessati essendo un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle consegne o prelievo di merci.
Per completezza, riepiloghiamo anche il contenuto del Decreto:
Il Dpcm 8 marzo, consente una mobilità ridotta in tutta la Lombardia e in 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio dell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. In queste zone bisogna evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, a meno che non siano motivati da comprovate esigenze lavorative (se il datore non ha attivato lo smart working o misure di congedo o di ferie), situazioni di necessità (se sono chiusi esercizi di zona che vendono generi di prima necessità) o spostamenti per motivi di salute per visite mediche ed esami. È consentito il rientro nel proprio domicilio, nella propria abitazione, nella propria residenza; a disciplinare, con direttiva del Ministero dell’Interno, i controlli in entrata e in uscita nella nuova area a rischio da parte degli operatori di Polizia.