Coronavisrus e il mercato cinese: quali sono gli effetti sul mercato dell’Export?

La Cina, seconda economia al mondo, sta perdendo il suo vigore. Il Fondo monetario internazionale prevede che nei prossimi anni registrerà un calo dei tassi di crescita tra il 10 e il 6 per cento. La causa principale è data principalmente dal conflitto commerciale con gli Stati Uniti, senza trascurare l’elevato indebitamento gli ultimi eventi che hanno fermato l’economia del paese.

Il Coronavirus ha creato un forte scossone all’economia cinese, e a tutti i paesi commercialmente legati. Un forte impatto su consumi, import/export e turismo sono le prime ripercussioni economiche e commerciali per le imprese italiane che operano con la Cina.

I settore che ne subiscono immediatamente sono la Moda, il Turismo, anche per l’Italia e le attività di import/export.

La metà del ricavato dei beni di lusso made in Italy proviene dalla Cina (compreso l’e-commerce) e il settore viaggi e turismo, copre 3 milioni di visitatori cinesi l’anno che potenzialmente potrebbero non venire più in Italia, tra blocchi aeroportuali, quarantene e timori di contagio.

La Cina contribuisce per un sostanzioso 36% del mercato tax free shopping.

l’Italia esporta in Cina macchine agricole (importando semilavorati) e prodotti dell’automazione che oggi potrebbero subire un brusco stop anche a causa di una minore propensione agli investimenti.

Gli interscambi hanno un valore di circa 13 miliardi di esportazioni italiane in Cina e 30 miliardi di importazioni potenzialmente a rischio.

Questa evoluzione colpisce indirettamente anche l’economia svizzera. Lo scorso anno il 5 per cento delle esportazioni di merci svizzere è stato destinato alla Cina – una quota non elevata, ad esempio rispetto alle esportazioni tedesche quattro volte maggiori. Alcuni settori svizzeri dipendono tuttavia fortemente dalla congiuntura cinese.

Il futuro dell’import/export è strettamente legato a questi colossi e non solo dipendente da questo ultimo accadimento del Coronavisrus; l’inflessione della Cina, dati anche dai non accordi non gli Stati Uniti, generano incertezza e una frenata nella nascita e crescita dei rapporti commerciali futuri.

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