La pandemia regala l’incertezza anche nel settore vinicolo. Questo vale per vini, distillati, liquori e aceti.

Mentre l’export è cresciuto nei primi quattro mesi del 2022 nei principali mercati di destinazione del +12% per i vini, del +45% per gli spirits e  del +4,1% per il settore degli aceti, Il mercato interno vacilla, segnando un calo evidente che preoccupa notevolmente questo settore che chiede un dialogo aperto per aiutare le filiere italiane.

Federvini ha infatti richiesto lo snellimento degli oneri burocratici e gli incentivi di natura fiscale, così da poter migliorare la competitività delle aziende italiane sul mercato estero.

La situazione è incerta per tutti i settori, ma ove vi sono blocchi burocratici che impediscono la promozione dei nostri prodotti, conservandone l’autenticità e proteggendolo da frodi del Made in Italy. Tutelare le indicazioni geografiche è di fondamentale importanza per dare il giusto valore ai nostri prodotti.

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