L’export del nostro Paese verso Pechino, con a capo i prodotti farmaceutici, si è triplicato in poco più di un anno.

In questo anno abbiamo misurato un aumento dell’esportazione davvero notevole, ma arrivare ai numeri di oggi nell’export verso la Cina, questo è davvero inaspettato.

Si potrebbero considerare i vari fattori che riguardano l’economia mondiale, le guerre in corso nel globo, tuttavia i numeri sono davvero alti. Entrando nel dettaglio di questi numeri, spicca subito il settore farmaceutico a farne da padrone.

Le esportazioni di questo gruppo di prodotti sono salite a febbraio a 1,84 miliardi di euro da 98,5 milioni di euro dell’anno precedente rappresentando così quasi i due terzi di tutte le esportazioni italiane in Cina.
Aumentando le diottrie verso dati più specifici, risulta che sia l’UDCA (abbreviazione di acido ursodesossicolico) il principio attivo di un farmaco indicato per sindromi epatiche e biliari utilizzata soprattutto nei farmaci per il fegato e che si sostiene – senza motivo – che aiuti a prevenire la Covid, ad essere uno dei responsabili di questa impennata di esportazione.

Teniamo d’occhio questa impennata per confrontarla con i prossimi mesi.

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