La Cina ha deciso di bloccare l’export di antimonio, un metallo fondamentale per diverse applicazioni industriali e tecnologiche, in un ulteriore passo verso l’autarchia tecnologica.

Questa mossa è parte di una strategia più ampia di Pechino per consolidare il controllo sulle risorse critiche, riducendo la dipendenza dalle importazioni e rafforzando la propria posizione nelle catene di approvvigionamento globali.L’antimonio è utilizzato in vari settori, tra cui l’elettronica, le batterie e la produzione di leghe.

Il blocco dell’export potrebbe avere implicazioni significative per le industrie che dipendono da questo metallo, aumentando la pressione sui prezzi e spingendo i paesi importatori a cercare forniture alternative.

Questa decisione arriva in un contesto di crescenti tensioni commerciali e tecnologiche tra la Cina e altre potenze globali, in particolare gli Stati Uniti.

Pechino sta cercando di sviluppare una maggiore autosufficienza tecnologica, un obiettivo che è diventato ancora più urgente alla luce delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti su alcune tecnologie avanzate.

Il blocco dell’export di antimonio rappresenta un ulteriore segnale della determinazione della Cina a controllare le risorse strategiche e a proteggere i propri interessi economici e tecnologici. Questo sviluppo potrebbe spingere le aziende globali a rivedere le loro strategie di approvvigionamento e a cercare nuove fonti di materie prime critiche.

(fonte: il sole 24 ore)

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